
In quella che viene definita come "complicata vicenda della ricostruzione" si delinano due tendenze che si contrapporranno come fazioni creando ritardi proprio nella ricostruzione. Non a caso dopo otto mesi dalla tragedia si è all'incirca al punto di partenza. Da un lato Samonà, al tempo direttore dello IUAV di Venezia, dall'altro il comitato superstiti, un gruppo di cittadini formato da sopravissuti (ma non solo). A quello che è un piano urbanistico di ampio raggio, fino a coinvolgere ben 29 paesi, si contrappone una visione locale, tesa a ricostruire Longarone così com'era, secondo schemi tradizionali che poco avevano a vedere con un "modernismo" del gruppo di Samonà. Innovazione contro tradizione? O semplicemente italiani...
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