venerdì 16 novembre 2007

l'ordine di ricostruzione


Longarone diviene una sorta di simbolo della ricostruzione, associando alla sua ripresa una funzione primaria nel contesto locale e non solo. Proprio Longarone viene individuato come polo commerciale e industriale, realizzando una serie di strutture sanitarie e scolastiche di primaria importanza, tese a soddisfare un ampio bacino di utenze. Viene prevista la delocalizzazione delle residenze, da realizzarsi nella parte alta del pendio, con tipologie multipiano a schiera, portando nel bacino della piana gli insediamenti produttivi e le altre attività. Figuriamoci la reazione del comitato supersiti di fronte a queste questioni! La proposta di una tipologia a schiera nel contesto non era proprio ben vista da chi della tradizione faceva perno, sopratutto per la continuità della soluzione, senza interruzioni. L'influenza di Le Courbusier era più che evidente ma le soluzioni proposte da Samonà e dal suo gruppo erano un pò troppo azzardate per il contesto e la mentalità locale. Questa immaginava una riscostruzione dello stato precedente al disastro, con tipologie residenziali di piccola dimensione, dal tipico carattere locale. Ecco che appare l'architetto Edoardo Gellner, supportato dal comitato superstiti.

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